lunedì 16 febbraio 2015

LA PARAFRASI DI UN TESTO POETICO

Fare la PARAFRASI di un testo significa RISCRIVERE IL TESTO, SPIEGANDOLO.
Parafrasare un testo vuol dire trasformarlo per renderlo più comprensibile.
Per fare la parafrasi di un testo poetico, devo riscrivere il testo spiegando le parti più difficili e usando un linguaggio comune. Spariscono rime, a capo fissi, figure retoriche (metafore, personificazioni…--> LE DEVO SPIEGARE) e dialoghi; se il poeta parla in prima persona, devo esporre il suo pensiero usando la terza persona singolare (come nel riassunto).
Una parafrasi è legittima (lecita, ammessa, accettabile) se PARTE DAL TESTO, senza inventare nulla.

Facciamo la PARAFRASI del testo poetico “Un papà di notte alla finestra” (p. 119 del libro giallo).
È notte fonda e un uomo, un papà, se ne sta alla finestra aperta. Egli indossa una camicia celeste e sente un vento leggero che soffia verso di lui/mentre sta al vento leggero che proviene dalla finestra.
Egli beve un goccio di vino/un po’ di vino che lo fa stare/lo tiene tranquillo/lo rilassa e mangia un po’ di pane con burro e salame.
Mentre i suoi bambini dormono, egli pensa di camminare lungo il mare/sul bagnasciuga con loro, tenendoli per mano.
Egli guarda nel cielo buio e ha voglia che venga il giorno, avendo intorno tutti i bambini che fanno chiasso, un fracasso che per lui è stupendo.
All’uomo sembra che il suo pensiero voli come se fosse alato e si muovesse a colpi di gioia. Egli è così contento che gli sembra di addormentarsi nel vento/gli sembra di dormire trasportato dal vento/gli sembra di essersi addormentato nel vento.
Lavoro collettivo
Per giovedì 19/02:
Rileggi la lezione del 16/2 e del 5/2, poi fa’ la parafrasi della poesia IL MUGHETTO di p. 117.
Leggi con attenzione il seguente racconto tratto dal libro di Italo Calvino “Le città invisibili” e cerca sul dizionario le parole che non conosci:


Le città e gli scambi - SMERALDINA -
A Smeraldina, città acquatica, un reticolo di canali e un reticolo di strade si sovrappongono e s'intersecano. Per andare da un posto a un altro hai sempre la scelta tra il percorso terrestre e quello in barca: e poiché la linea più breve tra due punti a Smeraldina non è una retta ma uno zigzag che si ramifica in tortuose varianti, le vie che s'aprono a ogni passante non sono soltanto due ma molte, e ancora aumentano per chi alterna traghetti in barca e trasbordi all'asciutto. Così la noia a percorrere ogni giorno le stesse strade è risparmiata agli abitanti di Smeraldina. E non è tutto: la rete dei passaggi non è disposta su un solo strato, ma segue un saliscendi di scalette, ballatoi, ponti a schiena d'asino, vie pensili. Combinando segmenti dei diversi tragitti sopraelevati o in superficie, ogni abitante si dà ogni giorno lo svago di un nuovo itinerario per andare negli stessi luoghi. Le vite più abitudinarie e tranquille a Smeraldina trascorrono senza ripetersi.
A maggiori costrizioni sono esposte, qui come altrove, le vite segrete e avventurose. I gatti di Smeraldina, i ladri, gli amanti clandestini si spostano per vie più alte e discontinue, saltando da un tetto all'altro, calandosi da un'altana a un verone, contornando grondaie con passo da  funamboli. Più in basso, i topi corrono nel buio delle cloache l'uno dietro la coda dell'altro insieme ai congiurati e ai contrabbandieri: fanno capolino dai tombini e da chiaviche, svicolano per intercapedini e chiassuoli, trascinano da un nascondiglio all'altro croste di formaggio, mercanzie proibite, barili di polvere da sparo, attraversano la compattezza della città traforata dalla raggiera dei cunicoli sotterranei.
Una mappa di Smeraldina dovrebbe comprendere, segnati in inchiostri di diverso colore, tutti questi tracciati, solidi e liquidi, palesi e nascosti. Più difficile è fissare sulla carta le vie delle rondini, che tagliano l'aria sopra i tetti, calano lungo parabole invisibili ad ali ferme, scartano per inghiottire una zanzara, risalgono a spirale rasente un pinnacolo, sovrastano da ogni punto dei loro sentieri d'aria tutti i punti della città.

4 commenti:

  1. non mi piaceeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee sono una insegnanteee e non lo consigliooo

    RispondiElimina
  2. ..............................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

    RispondiElimina